Questo settore riguarda tutte le operazioni a carattere finanziario o strumentale che le banche e/o le finanziarie tradizionalmente svolgono a favore della propria clientela, diverse e accessorie rispetto alle operazioni passive di raccolta del risparmio e attive di concessione di credito da parte della banca.
In questo settore la principale criticità riguarda “trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari”, ossia un insieme di regole volte ad assicurare ai clienti un’informazione corretta, chiara ed esauriente che agevola la comprensione delle caratteristiche, dei rischi e dei costi dei prodotti finanziari offerti e ne consenta la facile confrontabilità con altre offerte.
A.I.Con. Lombardia si attiva affinché i diritti dei consumatori-utenti siano pienamente garantiti offrendo un servizio di informazione, assistenza e tutela.
È possibile che la banca modifichi le condizioni contrattuali pattuite al momento della sottoscrizione del contratto?
Sì. La normativa prevede nei contratti di durata (ad esempio il conto corrente o il mutuo) la possibilità di variare in senso sfavorevole al cliente il tasso d'interesse e ogni altro prezzo, quando sussiste un giustificato motivo. Tuttavia la legge richiede che tale possibilità sia espressamente indicata nel contratto con clausola approvata specificamente dal cliente. In caso di variazioni contrattuali il cliente ha il diritto di recedere, senza penalità e spese di chiusura. La norma, escludendo la possibilità di comunicazioni generalizzate, stabilisce che qualsiasi variazione unilaterale debba essere comunicata al cliente secondo particolari modalità e con preavviso minimo di trenta giorni; in caso di recesso dal contratto, esercitabile entro sessanta giorni, il cliente ha diritto all'applicazione, in sede di liquidazione del rapporto, delle condizioni precedentemente praticate.
Cos'è il sovraindebitamento?
Il Sovraindebitamento è la "situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà ad adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità ad adempierle regolarmente" (Art. 1 l. 3/2012).In pratica il sovraindebitamento è la difficile condizione di coloro che non riescono a ripagare i propri debiti con le risorse economiche a loro disposizione.
Se mi trovo in una situazione di sovraindebitamento c'è una legge che mi tutela?
Sì, la legge n. 3/2012.La legge si rivolge a tutti coloro che hanno contratto molti debiti di varia natura (es. con banche, erario, istituti di finanziamento, privati, ecc.) e che non sono più in grado, per diverse ragioni (es. crisi familiari, perdite posto di lavoro, crisi dell'impresa in cui si lavora, problemi di salute, infortuni, incidenti, investimenti sbagliati, riduzione o revoca del credito, ecc.) di pagare regolarmente e/o integralmente i propri creditori. Ciò può accadere anche se il debitore possiede dei beni immobili (es. case, terreni, ecc.) che però non sono immediatamente vendibili sul mercato.
Avvalendomi della legge n. 3/2012 posso cancellare il mio debito?
No, la legge n. 3/2012, non è un mezzo per cancellare i propri debiti o permettere di non rispettare gli impegni presi. È, invece, uno strumento che consente all'indebitato di pagare in modo sostenibile i suoi creditori, favorendo un accordo con gli stessi per pianificare la propria gestione finanziaria in modo da evitare o interrompere le procedure esecutive (es. pignoramenti, sfratti, espropri, ecc).